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sabato 26 luglio 2014

Approvato dal Comune il Piano Regolatore Portuale di Pescara.

il Piano Regolatore Portuale di Pescara, approvato dal Comune il 25 luglio 2014


Oggi, venerdì 25 luglio 2014, a mezzogiorno, nella sala consigliare del Comune di Pescara è stato approvato il Piano Regolatore Portuale di Pescara, redatto dai professori ing. Noli e De Girolamo (per la parte marittima) e dall'architetto Pavia (per la parte terrestre).

Il PRP è stato approvato da una larghissima maggioranza di centro-destra e centro-sinistra. 
Solo i 3 consiglieri del M5s hanno votato contro: Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo.

L'hanno approvato: 
Blasioli Antonio-presidente del Consiglio Comunale PD, Albore Mascia Luigi-consigliere comuale FI, Antonelli Marcello-consigliere comunale FI, Berardi Lola Gabriella-consigliere comunale PE Bene Comune, Bruno Giuseppe-consigliere comunale LCD, Cremonese Alfredo-consigliere comunale NCD, D'Incecco Vincenzo-consigliere comunale FI, Di Carlo Simona-consigliere comunale PD, Di Giampietro Tiziana-consigliere comunale PD, Gaspari Carlo Silvestro-consigliere comunale PD, Giampietro Piero-consigliere comunale PD, Kechoud Leila-consigliere comunale PD, Longhi Emilio-consigliere comunale PD, Martelli Ivano-consigliere comunale SEL, Masci Carlo-consigliere comunale Pescara Futura, Natarelli Antonio-consigliere comunale PD, Padovano Riccardo Marco-consigliere comunale LCD, Pagnanelli Francesco-consigliere comunale PD, Pastore Massimo-consigliere comunale NCD, Perfetto Fabrizio-consigliere comunale PD, Pignoli Massimiliano-consigliere comunale Scegli Pescara, Presutti Marco-consigliere comunale PD, Rapposelli Fabrizio-consigliere comunale FI, Santroni Daniela-consigliere comunale SEL, Seccia Eugenio-consigliere comunale FI, Teodoro Piernicola-consigliere comunale Scegli Pescara, Testa Guerino-consigliere comunale NCD.

All'inizio della seduta, su richiesta del M5s, è stata data la parola anche ad alcuni portatori d'interesse che da soli o a nome e insieme ad associazioni avevano presentato osservazioni durante la fase di VAS: Antonio Spina, contrario, per conto dell'Associazione Armatori e dei comandanti dei pescherecci del porto, e Leonardo Costagliola, a favore, come pilota del porto.

La seduta si è svolta abbastanza velocemente, prima per bocciare la richiesta del M5s di rinviare il voto per ulteriori approfondimenti e poi per approvare il PRP.

Da parte nostra, sinceramente pensavamo che l'aula non fosse sorda al richiamo e all'invito di non approvarlo, per le numerose e preoccupanti osservazioni mosse in fase di VAS  e in virtù delle numerose valutazioni con noi concordanti ricevute da qualificati esponenti cittadini, che vivono anche di politica. 
E anche in virtù della "strana" approvazione che il PRP ha avuto dalla direzione dell'assessorato ai Trasporti. 
Strana, secondo noi e il M5s, perchè quella direzione l'ha approvato (possiamo dirlo ?) "politicamente" nonostante l'avesse bocciato "tecnicamente" con gli allegati al documento finale (leggi esito della VAS).  

Invece il muro di gomma sollevato dalla politica in sua difesa (del PRP e di sè stessa) ha fatto sì che sia stato approvato, come ha detto con il suo bla-bla-bla il vice-sindaco Enzo Del Vecchio  affermando che "comunque" deve essere ancora valutato, che si possono correggere tutte le storture che vi possono essere, che tutte le varie fasi successive devono essere sottoposte a VIA, etc...

Oppure con il suo bla-bla-bla  il consigliere Carlo Masci, che ha detto che “bisogna approvarlo perché va avanti dal 2006 e che comunque si potrebbe togliere dopo la darsena pescherecci (ma non ci ha detto dove dovrebbero rifugiarsi i pescherecci, visto che il fiume verrà abbandonato a sé stesso, non essendo più intenzione dell’Amministrazione di dragarlo. Inutilmente gli abbiamo spiegato in commissione che il fango vi si depositerà lo stesso, e di più, lungo la deviazione ad esse, perché l’acqua vi scorrerà più lentamente di quanto avviene adesso nella canaletta. Ma lui, pur essendo stato da noi informato nel 1999 per primo su tutti i segnali evidenti del disastro attuale, di cui è corresponsabile politicamente, ha preferito poi “adeguarsi” alla maggioranza, pur avendo chiamato da assessore a relazionare sulla diga nientemeno che l’ing. Matteotti. Che poi il Comune non ha pagato).

O, ancora, come ha detto con il suo bla-bla-bla l’ex-sindaco Albore Mascia che ha continuamente insistito a ripetere, come aveva già fatto in commissione, che il dragaggio è stato inutile e costoso (dato che non lo ha fatto lui. Perché non lo va a dire a Di Properzio, che grazie ad esso ha ricominciato a scaricare ? O all’amministratore delegato della Snav, che solo dopo questo dragaggio straordinario ha ricominciato ad effettuare la tratta con Spalato ? Pensa davvero che è merito suo se la SNAV ha ripreso il collegamento o il merito è di chi ha effettuato il dragaggio, su cui non ha messo mai bocca né responsabilità ? D’altronde, come avrebbe potuto…?!).

O, di più, come ha detto con il suo bla-bla-bla  Guerino Testa che ha fallito il primo dragaggio (che è costato comunque 3 milioni) come Commissario delegato e che aveva tuttavia enormi poteri per portarlo a buon fine (se ci avesse voluto ascoltare). Perché non ha fatto lui quello che poi è riuscito a fare  il Provveditore Carlea ? Forse perché gli interessava, come si è visto, portare avanti il PRP, con la motivazione o il sollievo di non farne più ? Ma come, visto che con il PRP i dragaggi saranno triplicati ? Pensa forse di rifarsi ?

O, con il silenzio assordante dei Teodoro, che pure reggono questa maggioranza, il cui fratello consigliere Piernicola ci ha detto in commissione di non aver nemmeno letto le Osservazioni, mentre l’altro, Gianni, che pure ha capito tutto (come ci ha dimostrato nel colloquio personale in aula), non ha fatto niente per fermarlo.

Insomma, ci sembra che nemmeno gli altri consiglieri siano stati poi così convinti di approvarlo, soprattutto perché molti (quasi tutti) non avessero “nemmeno letto le carte”. Lo hanno fatto semplicemente per obbedire al “dominus” assente nell’aula e del PRP, Luciano D’alfonso.

E allora qui ci chiediamo come possono dei consiglieri comunali dare la loro approvazione ad uno strumento urbanistico così importante come il Piano Regolatore Portuale senza essersi documentati o a che cosa servano tutte le fasi iniziali di controllo di un progetto se poi bisogna sottoporlo continuamente a VIA (dopo riunioni tecniche durante il procedimento, controlli degli organi competenti per legge, dicasi Capitaneria di Porto, VAS,… ).
E come possono i consiglieri comunali prendere in questo modo decisioni così importanti in nome dei cittadini che rappresentano.

E non parliamo qui del “giullare dell’Amministrazione”, come gli abbiamo detto in Commissione, di quella presente come di quelle passate, quel Riccardo Padovano che continua imperterrito da anni a far danni alla città in nome di una sua presunta appartenenza alla categoria dei pescatori.

Disgustati da questo andazzo (nessun imprenditore privato darebbe il via ad un progetto così importante tanto superficialmente visto che impegna i suoi capitali) ripetiamo qui la frase con cui l’architetto Polacco, esperto di pianificazione portuale (chiamato nel 2000 da Filippo Antonio De Cecco a dire la sua sul porto), ha commentato l’avvenimento: 
“purtroppo è finita per la seconda volta la storia del porto di Pescara”.